Studio Associato di Ingegneria Ambientale di Guido Scarano ed Alessandro Scoccia
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1. Serie di impianti
La presente relazione tecnica descrive una serie di impianti prefabbricati progettati specificatamente per la depurazione delle acque reflue domestiche e assimilate provenienti da utenze non allacciate alla pubblica fognatura quali edifici residenziali mono e plurifamiliari ed altri complessi fra cui alberghi, ristoranti, scuole, centri sportivi, caserme nonché stabilimenti e cantieri limitatamente agli scarichi dei servizi igienici e delle cucine.
Gli impianti della serie sono basati sulla tecnica della depurazione biologica a biomassa adesa (filtri percolatori) e sono realizzati con l’impiego di vasche monoblocco prefabbricate in cemento armato vibrato a pianta circolare. Le vasche sono compartimentale tramite setti divisori interni in tre vani conformati ed equipaggiati in modo da realizzare i seguenti componenti dell’impianto: fossa Imhoff, filtro percolatore ad aerazione naturale e sedimentatore secondario. Nella sottostante composizione grafica è raffigurato, a titolo di esempio, uno dei modelli di impianto facenti parte della serie.
2. Caratteristiche costruttive
Le caratteristiche costruttive dei depuratori della serie sono di seguito descritte con riferimento a ciascuno dei componenti impiantistici sopra enunciati.
2.1 Fossa Imhoff
La fossa Imhoff è il componente dell’impianto adibito alla sedimentazione primaria dell’acqua di scarico nonché all’accumulo, ispessimento e digestione anaerobica del fango primario e di quello biologico di supero. La fossa è ricavata dal vano maggiore della vasca al cui interno è realizzato un canale longitudinale di sedimentazione dell’acqua separato dal sottostante comparto di digestione e accumulo dei fanghi tramite una lamiera sagomata con fondo inclinato di 45° verso l’apertura di comunicazione dimensionata secondo i classici dettami di Imhoff. Il canale di sedimentazione della fossa è collegato alla condotta fognaria e comunica con il contiguo vano di contenimento del filtro percolatore attraverso una apertura di troppo pieno praticata sulla parete di confine.
2.2 Filtro percolatore
Il filtro percolatore ad aerazione naturale è il componente dell’impianto che provvede alla biodegradazione delle materie organiche carboniose presenti nell’acqua prechiarificata defluente dal canale di sedimentazione della fossa Imhoff. Il filtro è alloggiato in uno dei due vani minori della vasca ed è costituito da un letto filtrante fisso composto da corpi di riempimento in plastica, di elevata superficie specifica, accatastati alla rinfusa su un grigliato metallico, sopraelevato rispetto al fondo del vano, la cui camera sottostante comunica con il plenum superiore della vasca tramite un condotto di aerazione.
Nella camera è installata una pompa che in parte ricircola il percolato in testa al filtro e in parte lo manda al sedimentatore secondario mediante due apposite diramazioni raccordate alla tubazione di sollevamento. La diramazione di mandata al sedimentatore è dotata di una valvola di regolazione manuale della portata e di una valvola automatica normalmente aperta comandata da un interruttore a galleggiante che apre o chiude la mandata quando il livello sale sopra o scende sotto il limite di minima.
In testa alla diramazione di ricircolo è montato un distributore del flusso di percolazione del tipo “splash-plate” costituito da un piatto metallico, sopraelevato e baricentrico rispetto al letto filtrante, contro cui viene spruzzata l’acqua di ricircolo.
2.3 Sedimentatore secondario
Il sedimentatore secondario è il componente dell’impianto che provvede alla decantazione della miscela di acqua e solidi biologici trascinati dal percolato con conseguente separazione dell’acqua chiarificata dai solidi che si depositano sul fondo del vano. Il sedimentatore è ricavato in uno dei due vani minori della vasca, conformato con fondo a tramoggia inclinata di 45° ed equipaggiato con un deflettore cilindrico coassiale ed una canaletta perimetrale di sfioro a profilo Thomson comunicante con la condotta di scarico dell’acqua depurata. Nel pozzetto della tramoggia è installata una pompa a funzionamento intermittente che estrae i solidi sedimentati e li conferisce al comparto di digestione e accumulo dei fanghi della fossa Imhoff.
3. Ciclo depurativo
Gli impianti della serie trattano le acque di scarico tramite lo schema di processo sotto raffigurato.
4. Conclusioni
In conclusione a quanto sopra esposto si può affermare che, stanti le normative regionali vigenti in materia di tutela delle acque dall’inquinamento e le caratteristiche costruttive e funzionali degli impianti della serie, questi sono segnatamente indicati per la depurazione degli scarichi di acque reflue domestiche e assimilate derivanti da insediamenti di piccola consistenza (tipicamente inferiore a 50 abitanti equivalenti) anche in considerazione delle seguenti peculiarità.
Gli impianti sono costruiti con l’impiego di vasche prefabbricate in cemento armato vibrato realizzate a getto in soluzione monoblocco le quali offrono la massima garanzia di tenuta idraulica, di stabilità strutturale e di resistenza nel tempo all’azione corrosiva dei liquami a tutela delle acque sotterranee contro possibili perdite di liquami nel sottosuolo. D’altronde, essendo le vasche completamente interrate, viene minimizzato l’impatto paesaggistico e le condizioni di disturbo del vicinato.
Infine, l’eventuale impiego di strutture di rialzo e copertura in luogo dei tradizionali torrini rende molto più agevole l’ispezionamento e quindi la manutenzione degli impianti.
Impiegati entro i limiti progettuali di utenza, gli impianti della serie sono in grado depurare le acque di scarico con la massima affidabilità ed efficienza e con il minimo residuo di fango, peculiarità tipiche dei depuratori biologici a biomassa adesa. In raffronto ai sistemi di depurazione naturale (fitodepurazione) gli impianti richiedono un impegno di area molto minore. In raffronto a un depuratore a fanghi attivi di pari potenzialità, gli impianti presentano i seguenti vantaggi:
- il consumo di energia elettrica è molto più contenuto essendo in pratica limitato al funzionamento della pompa di ricircolo e di mandata del percolato la quale impegna una potenza di soli 300 W;
- il funzionamento degli impianti è completamente automatizzato per cui la sua gestione non richiede alcun impegno di manodopera essendo limitata alle sole operazioni periodiche di spurgo della fossa Imhoff;
- nel caso di utenze discontinue, quali sono tipicamente le utenze stagionali insediate in località di villeggiatura, gli impianti sono in grado di adeguarsi alle mancanze o carenze temporanee di alimentazione perdendo e rigenerando in modo naturale la biomassa adesa alle superfici dei corpi di riempimento del filtro percolatore senza la necessità di operazioni di ricondizionamento.